ho sempre pensato di essere una persona fortunata, non ho mai vinto lotterie o tombole di natale, non ho mai trovato ne quadrifogli ne centinaia di euro lungo la strada, ma ho sempre avuto tutto ciò di cui necessitava la mia esistenza.
un tetto sopra la testa, un'automobile con cui girovagare le mie serate senza meta, soldi in tasca per comperarmi ciò che desideravo, salute in abbondanza, amici, amiche, un lavoro stabile, vestiti per non sentirmi nudo, etc. etc.
ho trovato l'amore della mia vita, poi l'ho perso, poi ho trovato mia moglie, che è attualmente l'amore della mia vita, ho trovato nuovi amici, nuove case, nuovi vestiti e nuove automobili.
ho un figlio in perfetta salute, i miei parenti stanno tutti bene ( eccezion fatta per la mente ), insomma non mi posso lamentare.
non mi devo lamentare.
molta gente pensa che la fortuna siano dieci milioni di euro sul contocorrente, elisabetta canalis come fidanzata e flavio briatore come mentore.
altri pensano che la fortuna sia una salute di ferro, figli sani, tre pasti al giorno ed un bicchiere di vino buono.
altri ancora pensano che la fortuna sia essere vivi.
io credo che la fortuna, come tutte le cose, sia un idea soggettiva, non esiste una fortuna assoluta, come non esiste una verità assoluta, o l'amore assoluto.
la fortuna per ognuno di noi si misura con una base di confronto, sono fortunato rispetto a..., potrei esserlo di più rispetto a..., sono sfortunato rispetto a...
partendo da un preconcetto cattolico per cui l'invidia è una brutta bestia, mi sembra logico asserire che se mi sento fortunato lo sono rispetto a..., non mi piace pensare a quello che stà meglio di me, e quindi cerco di non lamentarmi sapendo che c'è chi stà peggio.
pertanto, dopo averlo pensato, ora sono sicuro di essere fortunato, e tutto ciò che costituisce il mio mondo me ne dà le prove.
qualcuno di quelli sopra citati potrebbe, ragionevolmente, pensare che se uno ha di più è perchè se l'è guadagnato, quindi la fortuna và conquistata.
lavoro duro sotto molti aspetti, quindi la mia fortuna la chiamo merito.
però, riflettendoci, anche altre persone che vivono in zone disagiate del mondo lavorano duro ma non riescono ad ottenere i miei risultati.
ed allora inizio a pensare in maniera diversa, inizio a concepire la parola POSSIBILITA', essendo nato in una famiglia medioborghese inserita in una società benestante, ho avuto delle possibilità che altre persone in altre parti del mondo non hanno avuto, la possibilità di essere vestito, nutrito, educato ed inserito in una società, come dicevo, benestante, ricca di possibilità.
quindi ciò che possiedo, di materiale ed immateriale, l'ho conquistato, forse meritato, partendo da una base agevolata, in qualche modo da una base di fortuna.
ho costruito la mia fortuna sopra una fortuna che non era mia, è stata una scelta del destino se sono nato in Italia invece che in Uganda o in Siberia, se i miei genitori se la cavavano bene economicamente, dandomi la possibilità di essere fortunato.
ho fatto uno strano giro di parole e ragionamenti per arrivare a dedurre, e quindi concludere, che la fortuna, come tutti sanno, è un dono del destino, che ti offre delle possibilità al momento della tua nascita, non ti resta che decidere cosa fare con il tempo che ti viene concesso.
e non è giusto ne lamentarsi ne sprecare le possibilità concesse, sarebbe un oltraggio verso chi, senza colpa, queste possibilità non le ha avute.
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